Monte Baldo-Concerto Ancestrale

Siamo nel caldo luglio 2017. Non ho ancora visto il mare. 

Sono una bianca e rotonda mozzarella.

Realizzo che la pesantezza e la tristezza hanno stravinto contro la sopportazione.

Non ce la faccio più: è la Wanderlust!

Il limbo dura alcuni giorni. È giunto il momento di lasciare la afosa città e partire. Andare.

Perché resistere se posso esistere?

È sabato pomeriggio, ho appena finito lavoro.

Decido all’ultimo di partecipare ad un concerto così descritto sull’evento: 

Concerto Ancestrale a Campo – Gong, tamburi e misticismo. 

Campo di Brenzone, anche conosciuto come il borgo Medievale fantasma, è un piccolo antico villaggio immerso tra la natura ancora incontaminata, ai piedi del Monte Baldo, a pochi passi dalle acque limpide del lago di Garda. La sensazione quando si entra nel piccolo borgo è quella di ritrovarsi in un’altra epoca non ben definita…

Un luogo mistico di grande energia, dove si respira pace e aria pura, ideale per ricercare la propria visione, al di là di tempo e spazio, accompagnati e rigenerati dai sacri suoni di potenti e armonici strumenti di guarigione, GONG, TAMBURI SCIAMANICI e TIBETANI, CONCHIGLIE, CRISTALLI, e il SANTUR (antico strumento iraniano)…”

Campo di Brenzone

Chiamo il musicista e confermo la mia partecipazione, parto da Padova con affanno sui mezzi pubblici. 

Mi imbottiglio nel traffico tra Peschiera e Garda, scendo dall’autobus a Castelletto e corro su per la vecchia strada di ciottoli e pietre con le ultime luci prima della notte. 

Trafelata giungo al borgo, passando attraverso gli ulivi e con la vista al lago che scompare gradualmente nel buio.

Una via di torce porta al prato dietro la chiesetta, il santur suona, il pubblico silenzioso disteso e seduto, meditativo, ascolta.

Distendo il mio telo, tolgo le scarpe e mi preparo al mio primo bagno di gong.

Provo a mettere in parola il concerto ancestrale:

Accolta nel grembo di madre terra. 

Rannicchiata a contatto con il suolo, sotto un guscio stellato, come di un focolare, la sensazione.

Ascoltando la musica del Bansuri, note che infondono calma e leggera nostalgia per cose non ancora vissute.

La consapevolezza. L’unione.

Ci vorrebbe un ventre così dove andare quando si vuole la pace.

Mi sveglio al mattino, altre persone, come me, hanno dormito all’aperto.

Dalla statale trovo un passaggio fino a Val di Sogno dove mi godo la passeggiata fresca lungo il lago, nonché un bagno nelle acque limpide e temperate, e arrivo a Malcesine.

All’info point mi consegnano una cartina con i trekking e i relativi tempi di percorrenza sul Monte Baldo. Prendo così la funivia e arrivo alla Baita dei Forti a 1745 metri. Mi incammino per la Colma di Malcesine, scendo a Bocca di Navene (1430m), risalgo faticosamente al Rifugio Altissimo (2060m). 

Lo sforzo mi fa sentire viva. 

Il bosco mi da energia. 

Il vento sul prato spoglio a pochi passi dalla vetta mi rende parte del tutto.

La cima e la soddisfazione mi infondono quella sensazione di pienezza che solo la montagna mi sa dare.

In conclusione consiglio moltissimo: il bagno di gong, una veloce visita al borgo di Campo, la breve passeggiata da Val di Sogno a Malcesine e il Monte Baldo che offre numerosissimi trekking.

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