Il Pacifico della Costa Rica: Parco Nazionale Manuel Antonio, Dominical e Uvita
Informazioni generali sulla Costa Rica: link -> Costa Rica: cosa fare? quando andare? quanto costa? Tutto ciò che c’è da sapere
*I prezzi sono relativi a novembre 2018*
Bienvenidos alla Costa Centrale del Pacifico!

Piove, ma è bellissimo lo stesso
Quanto andare?
Qui piove da aprile a novembre, in questo periodo la vegetazione è verde e rigogliosa e alle intense piogge si alternano ore di sole, caldo e umido. Per apprezzare le spiagge è meglio scegliere i mesi secchi, mentre per visitare i parchi naturali, la pioggia non sarà di certo un problema.
Parco Nazionale Manuel Antonio
Questo parco naturale è il più piccolo ma anche il più frequentato del paese, ma non a caso… la foresta pluviale è imponente, verde e umida. Che piove o che ci sia il sole preparatevi per una bella sudata. Ci sono numerosi sentieri tutti percorribili nell’arco di una mattinata. Meglio andare nelle prime ore della giornata, per evitare l’orda di turisti. Si può passeggiare sul lungo mare, camminare nella foresta su una comoda passerella o avventurarsi per i scoscesi promontori. Con il bel tempo ci si può rilassare in spiaggia e fare un bagno nel bellissimo oceano. Attenzione però! Mentre stavamo lì a galleggiare e godere della vista di due enormi tartarughe che copulavano vicino alla riva, un furbetto orsetto lavatore ha acchiappato il mio zaino e se non fosse per le grida dei turisti e per un’attenta guida del parco se lo sarebbe portato via e si sarebbe leccato i baffi con il mio dolcetto di mais! Maledetto! Esco correndo dall’acqua a racimolare le mie cose sparse sulla sabbia e la guida ci spiega: “Quando succede buttategli la sabbia in faccia e vedrete che molla il malloppo”
Da lì in avanti è una continua lotta… fra procioni e scimmiette bisogna fare la guardia ai propri averi perché sono tutt’altro che timide! Pattugliano la spiaggia in cerca di cibo e cercano di conquistarlo con una bella faccia tosta. Mi allontano un secondo a fotografare un’iguana quando Silvia mi chiama disperata, mi giro e corro e vedo una scimmietta che le mostra i denti, fruga nello zaino e rompe il sacchetto rubandoci tre frutti mamón e portandoseli via sotto braccio!
Grazie ad una guida del posto vediamo anche un bradipo sulla cima di un albero. Ecco… se avete piacere a spendere qualche soldino in più, secondo me vale la pena farsi accompagnare da una guida che scoverà per voi tutti gli animali possibili! Ma anche senza guida ne avrete abbastanza di scimmie ed orsetti lavatori….
Giusto all’entrata vediamo due cerbiatti mentre non abbiamo fortuna di vedere i saimiri (una specie di scimmia), i coati dal muso bianco e le scimmie urlatrici, che però si fanno sentire e la prima volta che le sentirete gridare vi faranno rizzare i peli…

Iguana in posa

Spiaggia del Parco Nazionale Manuel Antonio

Cebo cappuccino
Quanto costa? Orari?
10.100 colones – 20$ circa – Apre dalle 7.00 alle 16.00.
Come arrivare?
Bus pubblico da Quepos 335 colones, 0,60$ ca. – Ogni 15 minuti a partire dalle 7.00 a.m. – 7km
Dove dormire?
La cosa più semplice è dormire a Quepos, che dista 7 km dal Parco, oppure lungo la strada che porta al parco, o nell’adiacente villaggio Manuel Antonio.
Come arrivare a Quepos?
Da Puntarenas 2.600 colones – 5$ ca. – 3h ca.
Da San José (Terminal Tracopa) – 9$ ca. – 3h

Parco Nazionale Manuel Antonio
Dominical
Proseguendo da Quepos verso Sud le città divengono villaggi, ai lati della strada sconfinate distese di piantagioni di palme per l’olio di palma. Si respira l’aria di una Costa Rica meno turistica, anche se le spiagge incontaminate, le cascate, le onde perfette per il surf ed i parchi naturali di Uvita (Parco Nazionale Marino Ballena) e la Península de Osa (Parco Nazionale Corcovado) richiamano parecchi viaggiatori curiosi.
Dominical è proprio così: strade sterrate, oziosi in amaca, giovanotti a piedi scalzi con la tavola da surf sotto braccio e poco altro da fare. Alla nostra domanda: c’è un campeggio qui, ci rispondono naturalmente: “La playa” e così ci dirigiamo verso la lunga spiaggia dal mare impetuoso e dalle grosse onde. Ci stabiliamo in fondo, alla foce del fiume, dove un’allegra famigliola vive nullafacente con le proprie tende. Sono gentili, ci accolgono con un sorriso e si rendono disponibili in caso avessimo bisogno di aiuto. Mentre cerco invano un cocco sotto le palme trovo un signore con un mucchio di cocchi che vende ai desiderosi e, non vedendo altra opzione, ne compro uno, che vale proprio la pena. Attacchiamo l’amaca ed oziamo anche noi osservando la popolazione: una alta bionda magra corre scalza sorridendo inseguita dal suo cane, una ragazza tatuata con un forte accento inglese ci vuole vendere un biscottino di marijuana “Ma ce l’ho anche da fumare, se volete”.. eh si, in Costa Rica oserei dire che fumano più marijuana che sigarette!
Il pomeriggio trascorre veloce qui, il sole tramonta alle 17.30 mentre noi ci spalmiamo l’avocado sul pane ed i nostri vicini campeggiatori ci invitano alla loro “fogata” un grande fuoco sulla spiaggia, che rifiutiamo mal volentieri perché c’hanno caldamente consigliato di non lasciare le nostre cose incustodite.
Poco prima di addormentarci comincia a diluviare (strano!! Piove sempre) ed i nostri vicini si rivelano per la terza volta gentili, invitandoci a ripararci sotto il loro telone di plastica, ma la stanchezza ha la meglio e dormiamo fiduciose della nostra tenda, tutto va bene… solo un breve intervallo alle 3 di notte, terremoto, tutto normale, ma occhio alle noci di cocco che cadono dalle palme, anche senza terremoto!
Cosa fare a Dominical?
Relax – surf – cascate.
Cascate Nauyaca – 5$ + taxi perché non c’é il bus – circa 10$ a testa.
C’è la cascata Pozo Azul a Dominicalito a pochi chilometri da Dominical, è gratis, chiedete li.
Come arrivare a Dominical?
Bus 2h da Quepos – 8$
Uvita, che fare?
17 km a sud di Dominical, Uvita é la base per visitare il Parque Nacional Marino Ballena, una riserva marina famosa per i branchi di balene megattere di passaggio lungo le rotte migratorie.
Il Parco Costa 10$ circa ed é famoso non solo per le balene ma anche per la lingua di spiaggia che con la bassa marea assomiglia alla coda di una balena.
Inoltre da maggio a novembre arrivano le tartarughe a deporre le uova.
Da Uvita si possono inoltre visitare la cascata Verde per 1000 colones, circa 2$ e la cascata Santa Lucía.
Grazie mille per queste dettagliate informazioni. Leggendo le Tue descrizioni si vorrebbe partire subito per andare a visitare questi bellissimi posti, essendo sicuri di trovare tutto come ce l’hai descritto. Attendo con impazienza i tuoi prossimi viaggi…