Un giretto in Toscana
-Melanie, siamo arrivati. Sveglia! Melanie.. Melanie!-
-Hey… Buongiorno! Ma dove siamo?-
-A Pisa!-
Sono le nove mentre cerchiamo parcheggio. Scendo dalla macchina e mi stiracchio confusa. Inspiro un fresco venticello e rabbrividisco. Il sole scalda già: è agosto.
Alle 5.00 mi ha svegliata Sergio stamattina a Padova! Che sonno!
Partiamo alla ricerca della torre, turisti per caso. Ci regaliamo questo week-end lungo toscano completamente libero. Niente piani, niente prenotazioni, cogliamo l’attimo. Alla rinfusa abbiamo deciso di partire ieri sera, sorseggiando birra, seduti al bar con gli amici.
Arriviamo subito al Battistero di S. Giovanni, alla Cattedrale di S. Maria e alla Torre pendente. Non entriamo da nessuna parte e stiamo lì fuori ad osservare la gente, tanta gente, che si fa le foto con la famosa Torre. La quale, per effetto delle nuvole, sembra ci stia cadendo addosso.
Recuperiamo una mappa della città e camminiamo a caso fra le stradine del centro storico, il fiume Arno e la zona più commerciale. Passeggiamo in un parco parecchio carino che ospita un cinema all’aperto nonché un grandissimo e bellissimo platano: Giardino Scotto. Tira il vento ed alza le foglie ed i petali secchi.
Ci piace l’opera di Keith Haring – Tuttomondo e la chiesetta di S. Maria della Spina in stile gotico lungo il fiume.
Prima di andare via torniamo alla Piazza del Duomo ed osserviamo per lungo tempo le persone che sono molte più di stamattina. Io russo mentre schiaccio un pisolino sul prato affollato.
Siamo finiti a campeggiare all’Agriturismo Lago Le Tamerici poco più a sud di Pisa nella campagna di Coltano, all’interno del Parco Regionale di Migliarino San Rossore e Massaciuccoli.
Una grande tenuta sul laghetto che offre tutti i servizi di campeggio e ristorazione. Con tanto di pesca e kayak sul lago! Che gioia! Sergio ed io siamo entusiasti, montiamo la tenda al volo e ci riversiamo nel lago a pagaiare!
L’unica pecca è il continuo passaggio di aerei che decollano e atterrano nel vicinissimo aeroporto di Pisa. Ciò rovina, alla lunga, la pace che il luogo e le tranquille e poche persone infondono.
Dopo un abbondante colazione ci mettiamo in moto e passiamo una bella giornata da turisti fra San Gimignano e Siena (che a me piace tantissimo). Purtroppo mancano pochi giorni al Palio e la città è invasa dalla gente e dai preparativi. Ci perdiamo fra le vie, cosa più bella da fare, e mangiamo verso le 4 un panino da Prètto Prosciutteria con vino rosso della casa. Ottimo!
Su consiglio di amici ci rechiamo alle terme libere di Petriolo. Si trovano sotto i bagni privati lungo il fiume. È un bel posto, peccato per le luci dello stabilimento che ci rovinano la notte stellata.
Ci sono due concentrazioni di acque naturali a 2 minuti una dall’altra. Noi ci accampiamo in quella meno frequentata e fino al calar del sole sorseggiamo vino, ci rilassiamo, ci infanghiamo.
Nudisti c’è scritto un po’ ovunque ed è proprio alla sera che la nostra piscina diventa nudista! Anche noi ne approfittiamo e, sul più bello che ci guardiamo le stelle cadenti, arrivano i Carabinieri che ci fanno vestire, ci controllano i documenti e ci perquisiscono la tenda.
Non ci fanno storie e gli promettiamo che l’indomani leviamo le tende alla mattina.
Dopo una notte insonne, di urla e schiamazzi di un gruppo di ragazzi che ha colonizzato le terme, usciamo dalla tenda, facciamo colazione e scambiamo due chiacchiere con un signore straniero conosciuto ieri sera. Lui ci spiega che viene spesso la polizia a controllare che non ci siano pervertiti, soprattutto nella parte nudista delle terme e che non ci sia gente che si droga. Campeggiare non è permesso ma se non si creano problemi essi lo consentono.
Vorrei visitare il Parco dei Mostri vicino Viterbo. Ma abbiamo fatto tanti chilometri in pochi giorni e Sergio deve partire dopodomani per la Sardegna! Decidiamo di tornare con calma verso Padova per strade secondarie nel mezzo degli Appennini. Io mi rilasso, mi godo il paesaggio, lascio la mente scorrere insieme ai campi con le curve delle colline.
Facciamo una tappa alla Cascata di Morraduccio in provincia di Firenze e pranziamo al ristorante soprastante. L’acqua ha una temperatura gradevolissima ed è di un bel colore verde. Si vedono dei pesciotti nuotare. Purtroppo non scende tanta acqua dalla cascata probabilmente a causa della siccità di questo periodo. Valida comunque la sosta, nonostante l’affollamento di una domenica in pieno agosto!
Raggiungiamo la nostra città verso orario aperitivo e festeggiamo la piccola vacanza con una bella birra rinfrescante, proprio così com’era cominciata!