Ciclovia Adriatica | Abruzzo e Molise in bicicletta

A seguire il racconto del nostro viaggio lungo la ciclovia Adriatica attraverso le regioni del Veneto ed Emilia-Romagna. Trovi anche il nostro video su YouTube Ciclovia Adriatica | Abruzzo e Molise e la traccia gpx su Komoot Traccia gpx Abruzzo e Molise

 

Vuoi chiamarla fortuna o sfortuna bucare poco prima di una Decathlon? Dipende dal punto di vista.

L’Abruzzo ci sorprende. Non ci aspettavamo una ciclabile lunga 130 km da Martinsicuro a San Salvo, alle porte del Molise. Nessuno ce lo aveva detto. E invece la regione ha vinto il premio Green Road Award ovvero l’Oscar del cicloturismo.
Pedalare lungo la costa sulla corsia tutta nostra, al lato le onde s’infrangono, ci fa stare bene. Non si può che sorridere e pensare che la vita è meravigliosa e va assaporata al massimo. Penso che vorrei arrivare così fino in Puglia, anzi, fino in Calabria e poi in Sicilia e poi prendere un traghetto e pedalare tutta l’Africa su questa ciclabile nuova di zecca e raggiungere la fine del mondo come sul tappeto volante di Aladdin.

Ci piace così tanto che decidiamo di continuare a pedalare anche di notte, si, vogliamo provare a fare una notturna. E a dire la verità non sappiamo bene dove dormire. Ceniamo, mangiamo un gelato e partiamo.
Pescara è popolata da giovani che escono dai locali serali, baracchini notturni di panini lungo la spiaggia, mentre noi ci ricarichiamo con una barretta e la musica in bicicletta per tenerci motivate.
Le ore passano lentissime, la pineta è piena di ombre ed insidie, Ortona, perla della costa, è deserta. La ciclabile ci conduce a gallerie con cartelli che vietano il passaggio, soffia il vento del mare, buia la costa ci fa paura. Cosa c’è al di là della galleria? E se poi non si riesce a passare?

Torniamo indietro e rinunciamo probabilmente ad uno dei tratti più suggestivi della costa dei trabocchi, non avremmo visto niente comunque. Scelta sbagliata quella della notturna, che fretta c’era? Che fetta di terra ci stiamo perdendo? Non stiamo scoprendo? Guardando? Ammirando?
L’alternativa, ci troviamo in statale, nel pieno della notte con scarse luci, stanchezza e timore. Le auto corrono veloci e non c’è nessuno da nessuna parte, non c’è luogo per fermarsi.

In un bar mattutino ricarichiamo debolmente le pile, come uno scarso segnale Wi-Fi, e finalmente comincia ad albeggiare. Appare di nuovo l’Italia nella sua incredibile bellezza. Ci abbandoniamo alla contemplazione e al riposo nella spiaggia della Fuggitella, che chissà da cosa fuggiva.

Punta Aderci è uno di quei posti che quando ci arrivi ti senti arrivato. Senti che ci potresti rimanere, per un po’, a vivere.

Con dolore quest’Abruzzo lo attraversiamo troppo veloce. Abbiamo fame di vedere e poca pazienza di aspettare. È che pedalare qui è vita piena, è sentirsi nel posto giusto al momento giusto, è pura energia che fa girare le gambe come la ruota di un mulino di un fiume in piena.

Vasto riposa in pausa pranzo ed è subito Molise. Dei ragazzi giocano a beach volley e si assaporano gli ultimi giorni di estate sotto Termoli. E questa piccola regione ci accompagna col vento alle spalle all’entrata della Puglia… la Puglia! Siamo arrivate in Puglia.

 

Per tutte le info riguardo allo stato della ciclabile dell’Abruzzo https://viaverdedeitrabocchi.info 

 

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